22/09/2022
Il mercato del lavoro è sempre più un turbinio di offerte, competenze e opportunità in cui è difficile orientarsi, fare ordine e mettere a fuoco una strategia efficace per trovare il percorso più adatto a sé.
Spesso, la domanda che si pongono studentesse e studenti in diverse fasi della propria crescita è una sola: quali sono i lavori del futuro? Un quesito cui non è facile dare risposte circostanziate, ma che in un contesto in rapida e schizofrenica evoluzione non è possibile ignorare. Digitalizzazione, virtualizzazione, COVID-19, crisi energetica stanno facendo emergere professioni mai viste prima: individuarle e comprenderne l’importanza potrebbe aiutare vecchie e nuove generazioni a vincere la sfida del mercato, garantendosi un avvenire luminoso.
I nuovi lavori e quelli più futuribili
Le nuove attività sono per lo più iper-specialistiche e settoriali, richiedono (e richiederanno) competenze avanzate e verticali, ma anche soft skills come attitudine al problem solving, flessibilità, capacità continua di aggiornamento, abilità relazionali spiccate.
Secondo un rapporto del World Economic Job Forum, nel prossimo decennio i più richiesti in assoluto saranno gli analisti e gli specialisti di intelligenza artificiale e machine learning, dimostrazione della vitalità (anche lavorativa) dell’ambito tecnologico, che andrà anche alla ricerca di specialisti di big data e sistemi cloud. Questi lavoratori saranno bramati non solo dalle grandi corporation, ma anche dalle PMI più innovative, che di queste figure avranno bisogno per crescere, imporsi su scala continentale e globale, disegnare – letteralmente – il domani di moltissimi di noi.
Meno forsennata ma comunque corposa sarà la domanda per consulenti strutturati di digital marketing, capaci di tradurre l’identità aziendale in un ecosistema online gestito, comunicativo e produttivo, e gli esperti di digital transformation.
Sembra che il lavoro non mancherà nemmeno per project manager, ingegneri tecnologi fintech, specialisti della robotica ed energy manager, tutte figure in grado di sviluppare al meglio i processi gestionali delle aziende.
Anche l’ambito green cercherà profili specifici in numero sempre maggiore: esperti di bioarchitettura e bioedilizia, green designer e avvocati ambientali testimoniano la centralità delle tematiche legate alla sostenibilità, nei settori più diversi.
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Come prepararsi per i lavori del futuro
Ai lettori più attenti non sarà sfuggito un dettaglio cruciale: moltissime di queste professioni esistono da pochi anni, o comunque contano su pochissimi rappresentanti, con competenze talmente puntuali e complesse da non poter essere mai improvvisate.
È dunque necessario intraprendere percorsi formativi mirati, sviluppare una visione di contesto e avere la curiosità indispensabile a emergere in mercati in costante mutamento, in cui le innovazioni sono a volte improvvise. Alcuni dei lavori oggi più richiesti possono essere svolti anche senza una laurea (ad esempio molti di quelli legati al marketing digitale), ma tutti richiedono formazione specialistica, conoscenze ampie e non solo tecniche, capacità di multitasking, spirito evolutivo.
Proprio formazione è la parola chiave: senza di essa è impossibile raggiungere i traguardi ambiziosi che le aziende più interessanti si prefiggono. Una sfida interessante non solo per i lavoratori, ma anche per chi si occupa di HR e di trovare, formare, lanciare i professionisti del futuro.
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Formazione evolutiva, per rispondere a richieste precise
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Tutto questo avviene in modo semplice, smart e ovviamente digitale, attraverso uno spazio web sempre attivo in grado di unire formazione e lavoro, per anticipare le richieste del mercato e determinare il lavoro del futuro.
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